Molentargius, storia di un parco

Lo stagno di Molentargius una delle zone umide più importanti del Mediterraneo, è ancora oggi sotto i riflettori delle polemiche. L'annoso percorso della costutizione del Parco, ci riporta alla memoria le tappe della battaglia per l'istituzione dello stesso. Dopo tante promesse nel 1999, una legge regionale costituì il Parco. Nel frattempo, i lavori si erano arenati e lo stato di salute dello stagno appariva grave, tanto grave da scatenare una massiccia protesta dell'associazione per il Parco di Molentargius. Grazie alla loro tenacia e alla mobilitazione generale, i lavori per la salvaguardia della zona sono da poco ripresi ad opera del Consorzio Ramsar. Lavori che riguardano il rifacimento dei canali di deflusso, la viabilità e i canali di alimentazione, grazie anche ai finanziamenti di 40 miliardi che lo Stato ha messo a disposizione della Regione. Enti locali, comuni e provincia lo gestiranno, avvalendosi della consulenza dell'equipe di esperti dell'associazione per il parco, da sempre impegnata nella tutela di questa importante risorsa.

Fervono anche i lavori, ad opera del Comune di Cagliari che serviranno alla bonifica del canale di Terramaini, bonifica che rientra nel progetto che vedrà la realizzazione del parco omonimo. Intanto nello stagno la vita fa il suo corso. Sono circa duecento, le specie che abitano l'invaso, durante l'anno. Tra queste ricordiamo, il germano reale, le avocette, i cormorani, il chiurlo, il cavaliere d'Italia, la gallinella d'acqua, il falco di palude, l' ischione e il pollo sultano. Ma sono i bellissimi fenicotteri, la maggiore attrattiva della zona. Il 1995 è una data storica per Cagliari e per gli studiosi di questi meravigliosi animali. Tutti si chiesero allora come i fenicotteri che nidificano in condizioni ambientali di assoluta tranquillità, si fossero potuti adattare allo stagno di Molentargius, circondato da città rumorose.

Gli esperti si interrogano ancora oggi su questo punto, certo è che i fenicotteri, continuano a scegliere Cagliari per il loro periodo di cova. "Eravamo al corrente di un tentativo di nidificazione nel'isolotto dello stagno vicino Quartu." Ci dice l'ing. Tiana, presidente dell'associazione per il parco di Molentargius. "Le cifre erano a dir poco sorprendenti," continua Tiana, "consideri che l'anno scorso si sono contati 2000 pulcini e 5000 fenicotteri, un numero che ci faceva essere più che ottimisti". Purtroppo l'incuria delle amministrazioni anche questa volta, a fatto si che a disturbarli quest'anno fossero i cani". I fenicotteri attaccati, hanno poi trovato rifugio nel vicino stagno di S. Gilla, abbandonando la cova. "Non ci resta che sperare", continua Tiana, "In un nuovo tentativo, ma le probabilità, ormai sono molto remote".

Ma se le amministrazioni locali non sembrano aver capito l'importanza dello stagno, l'attenzione internazionale sul Molentargius è enorme. Si pensi che la Stazione Biologica Tour de Val in Camargue, una delle più autorevoli in materia, ha dato il suo contributo all'operazione d'inanellamento del 1997, del 1999 e del 2000. Ma è la gente comune che ama questi splendidi animali e li ha saputi apprezzare in tutti questi anni, a sostenere il Parco. Lo provano le adesioni massicce dei Cagliaritani, alle escursioni guidate organizzate dall'associazione per visitare lo stagno. Una delle ultime a marzo, ha visto la partecipazione di circa 600 persone. Molentargius, dunque una grande ricchezza, anche per l'economia che potrebbe richiamare, se tutto fosse pronto, moltissime persone, diventando meta principe del turismo ambientale in Europa.

Emanuela Valentino