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Questa volta voglio rompere un po’ gli schemi, per cui non vi parlerò di una pianta ma di un libro scritto da una persona che le piante le ama profondamente, mi riferisco al "Dizionario botanico sardo" che Peppino Congia ha firmato per l’editore Zonza di Cagliari ( 367 pp., 35.000£ ). Il libro nasce da un’idea semplice e dalla constatazione che spesso la conoscenza delle piante è limitata dalla difficoltà di identificare con sicurezza le varie specie. Quante volte capita di parlare con un amico di questo o di quel tipo di erba, della quale conosciamo il nome in italiano, senza riuscire a far capire all’altro a quale pianta ci riferiamo perché lui conosce solo il nome in Sardo. E quante volte capita di consultare un libro alla ricerca di notizie su un albero o un arbusto di cui conosciamo la sola denominazione corrente in italiano oppure il nome in Sardo e non trovare nulla perché ignoriamo il nome scientifico. L’autore di questo libro è riuscito a raccogliere i nomi di moltissime piante, sistemandoli in tre sezioni: Sardo, Italiano e Latino; così che, partendo da una qualsiasi delle tre denominazioni della pianta, si possono ricavare le altre. Nonostante si tratti di un dizionario, il libro non risulta arido ma si lascia consultare con piacere, soprattutto grazie alla ricchezza e alla espressività dei nomi in Sardo che oltretutto vengono riportati nelle diverse varianti della nostra lingua. Completano l’opera 56 schede descrittive su singole piante, un glossario di termini botanici e anche uno di termini medici per meglio comprendere i riferimenti alle proprietà curative delle varie piante. ALBERTO CICALO’ |