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Non un unico giudice in rete
Che cosa è la riforma del giudice unico e come sta funzionando?
A chi volesse cercare una risposta in rete a queste domande si
presenterebbe una situazione insolita quanto curiosa. Nel sito ufficiale
del ministero di Grazia e giustizia (www.gius-tizia.it)
troviamo uno spazio specifico dedicato alla riforma (Primo piano) dove
vengono spiegate le ragioni che hanno sostenuto le
modifiche. Esigenze di celerità, di una migliore distribuzione
dei giudici sul territorio, la ricerca in sostanza di una giustizia più
rapida ed efficiente. Tutto bene dunque: la riforma procede a vele
spiegate verso un glorioso avvenire su un cammino che
(anche se con qualche lieve ma inevitabile intoppo) è tutto
sommato semplice. Nessun difetto viene segnalato, nessun problema,
nessun dubbio. Altra atmosfera sui siti che si occupano di diritto
in modo non istituzionale e tuttavia con una autorevolezza non
discutibile. Qui sono le critiche a prevalere, o quanto meno le perplessità
connesse alla attuazione pratica della riforma. Due
mondi diversi e distanti: da una parte l’aspetto ufficiale e patinato
della riforma, senza difetti semplice, -quasi matematico-,
dall’altro il mondo reale con le sue imperfezioni e incongruenze.
di Rosanna Mura
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