Stephen King

On Writing Autobiografia di un mestiere

Sperling & Kupfer 2001

Il libro è un'autobiografia non solo della vita di Stephen King, ma soprattutto del suo mestiere di scrittore. Nel Curriculum Vitae ci sono i suoi ricordi d'infanzia, le numerose baby sitter, in particolare Eula "Beulah", grossa, ridanciana e petomane. Le sue lunghe giornate in casa per problemi alla gola e alle orecchie, lo portano a divorare quintali di fumetti, poi le storie di animali di Jack London. Inizia così a scrivere, prima copiando di netto i fumetti, poi aggiungendo qualcosa, poi scrivendo racconti propri, dietro consiglio della madre: "Scrivine una tutta tua Stevie. - gli disse - Quei fumetti di Combat Casey sono robaccia, quello non sa far altro che far saltare i denti agli avversari. Sono sicura che tu sapresti fare di meglio. Scrivine una tua." Scrive allora un racconto di quattro pagine che aveva come protagonisti quattro animali magici, che viaggiavano su una vecchia macchina, guidata dal coniglione Mr. Rabbit Trick, aiutando dei bambini. Poi ne scrive altri quattro della stessa serie. E così guadagna il suo primo dollaro, perché la madre gli regala venticinque cent per ognuno. Il suo girovagare inizia presto: a due anni vive con la madre Nellie Ruth Pillsbury King e il fratello David a Durham nel Maine, un anno dopo è a West de Pere nel Wis-consin, poi a Stratford nel Connecticut. Ste-phen nasce nel 1947, la televisione entra in casa sua solo nel 1958, quindi impara a leggere e scrivere prima di macinare programmi TV. Quando ha undici anni la madre gli regala per Natale una Royal. Il suo primo tentativo di far pubblicare un racconto risale al 1960, ma ottiene un rifiuto dalla rivista "Spacemen", che si occupava di film di fantascienza. Forrest J. Ackerman, creatore della rivista, non gli restituisce il racconto e King vent'anni dopo se lo ritrova davanti in una libreria dove sta firmando autografi e gli chiede di firmarglielo. Il primo racconto che, invece, riesce a far pubblicare è I Was a Teen-Age Graverobber (Sono stato un minorenne profanatore di sepolture), pubblicato col titolo In a Half-World of Terror (Emis-fero di terrore) su una fanzine horror diretta da Mike Garrett di Birmin-gham, Alabama. Per lui ci furono molti "Non fa per noi" di risposta da varie redazioni. Scrive storie a puntate sul giornale casalingo fondato dal fratello, Dave's Rag. Durante gli anni tra il 1958 e il 1966 si appassiona al cinema e frequenta una sala, il Ritz, da solo o in compagnia di un amico. Ispirandosi a un film, scrive Il pozzo e il pendolo, 8 pagine scritte direttamente sulle matrici, ne stampa una quarantina di pagine fronte e retro, le vende a scuola e questo gli provoca dei problemi. Dopo vari guai causati dalla sua "penna irrequieta", dopo vari lavori (in un giornale, in fabbrica, alla biblioteca dell'Università del Mai-ne), nel 1969 all'università conosce Tabitha Spruce, con la quale si sposa un anno e mezzo dopo. Del suo matrimonio dice: "Il nostro matrimonio è durato più a lungo di tutti i leader del mondo con l'eccezione di Castro, e se continuiamo a parlare, litigare, fare l'amore e ballare sulle note dei Ramones - gabba-gabba-hey - continuerà probabilmente a funzionare." Dopo tre anni di matrimonio hanno due figli: Naomi e Joe. Abitano in squallide vie di Bangor, lui lavora in una lavanderia e lei in un ristorante come cameriera. Dopo il lavoro Stephen scrive. Ogni tanto piazza qualche racconto in una di quelle riviste che lo zio Oren chiamava "giornali di tette". Nel 1970 guadagna duecento dollari con Secondo turno di notte. Poi cinquecento dollari con A volte ritornano. Inizia a scrivere Carrie e trova un posto da insegnante di inglese a Hampden, con la paga di 6400 dollari l'anno. Vanno a vivere in una roulotte a Hermon (una cittadina a ovest di Bangor, che diversi anni più tardi in un'intervista a Playboy definisce "il buco del culo del mondo"). Va in giro con una Buick scassata. Niente telefono in casa. La moglie è un sostegno costante, molto importante per il suo mestiere di scrittore. L'idea di Carrie nasce quando, lavorando alla Bruns-wick High School (prima di conoscere la moglie) vede i bagni delle ragazze. Ma la storia non gli piace fin dall'inizio. Non gli piace la protagonista, si trova a disagio in un'ambientazione quasi totalmente femminile, e poi sente subito che la storia non può essere breve, e quindi avrebbe problemi per la pubblicazione. Butta via tutto ciò che ha scritto, ma la moglie lo trova, lo legge e lo convince a continuare. Manda il manoscritto alla Double-day. L'anticipo che ne riceve è di 2500 dollari. Nella primavera del 1974 esce Carrie. I diritti vengono poi venduti per quattrocentomila dollari. King inizia a bere molto e nel 1985 inizia anche a drogarsi. Fino all'intervento drastico della moglie. Naturalmente parla anche dell'incidente del 1999, nel quale è rimasto coinvolto, ferito gravemente da un minivan blu. Dice: "Scrivere non è la vita, ma credo che certe volte possa essere un modo per tornare alla vita". Racconta poi tutte le fasi del processo creativo di un libro ed elenca tutto ciò che deve contenere la "cassetta degli attrezzi", a che cosa servono e come si devono usare. Gli utensili sono: il vocabolario (quello che usiamo per parlare e scrivere), e la grammatica nel primo vassoio, gli elementi di forma e stile nel secondo. "Se volete fare gli scrittori, ci sono due esercizi fondamentali: leggere molto e scrivere molto." Il libro contiene un indirizzo Internet per gli aspiranti scrittori che vogliono spedire un racconto.